lunedì 16 settembre 2013

La giacca in "peli di uomo"

Signore, signori, assicuratevi di non aver nulla sullo stomaco prima di procedere alla lettura di questo articolo. Per procedere ci vuole pelo sullo stomaco. Si ma il "vostro" pelo. Ebbene si, le pregevoli giacche che potete ammirare in queste fotografie sono realizzate, i modelli per uomo, in peli del petto di altri uomini. E quelle per donne?
Anche, anche i modelli da donna sono realizzati in peli del petto umano. Un materiale molto disponibile ed a basso prezzo, contando che ci sono uomini che pagano per farsi strappare questo evidentemente non apprezzato simbolo di virilità. (A tal proposito vi ricordiamo il nostro articolo sulla barba)
Se il materiale è a basso prezzo così non sono le giacche, i cui primi modelli hanno richiesto 200 ore di lavoro ed hanno raggiunto il costo di addirittura 3900 dollari.
A commissionare la realizzazione di questi "originali" capi è stata la Arla, un'azienda britannica che produce...
latticini. Perchè le giacche, seppur realmente prodotte, grazie al cielo non sono diffuse per il mercato, ma realizzate per una bizzarra campagna pubblicitaria, che ironizza sul riportare l'uomo ai suoi antichi valori, alla genuinità delle vecchie cose di una volta, a quella concretezza di valori che c'era ancora quando gli uomini portavano i peli sul petto, anzichè dall'estetista. Siamo certi che gli autori di questa campagna siano stati in qualche modo influenzati dal nostro articolo sul parallelismo tra le milf e la filosofia Slow Food.
Comunque, visti gli andazzi della moda (di cui abbiamo filosofeggiato nelle altre puntate di questa rubrica, Orrendo Outfit 1, Orrendo Outfit 2 ed Orrendo Outfit 3) ci prodigheremo ora per organizzare novene e veglie di preghiera per implorare nostro Signore, o qualsiasi altra divinità di vostro gradimento, affinchè nessuno stilista si faccia influenzare da questa idea...
Anche se... qualcuno lo ha già fatto: ecco a voi gli "accessori in capello umano" by Nina Khazani e gli "strumenti per acconciarsi in capelli realizzati con veri capelli", by Giorgia Zanellato.


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