mercoledì 18 settembre 2013

Orrende news dalle sfilate di Madrid - Modelle zombie, denutrite, tinte stinte e povertà.


Signore, signori, ci risiamo. Purtroppo si sono tenute le settimane della moda. Londra e Madrid. Roba fresca, non si sono ancora nemmeno concluse. Ma l'orrore si è già diffuso ed è arrivato fino a noi. Ci sentiamo anche un po' in colpa in realtà, perchè qua, signore e signori, son brutte storie di crisi. Non ci sono più soldi, soprattutto per acquistare la stoffa. Ma neanche la biancheria intima. Crisi nera.

Iniziamo va. Settimana della moda di Madrid. Ion Fiz ha disegnato questa maglietta. Bella eh, un po' trasparente però. Ion i soldi per fare anche una canotta, o almeno un reggipetto, non ce li aveva. Ha pensato, il buon Ion "Bhè, la modella si terrà la sua canotta no?". La cosa che ingenuamente non sapeva, l'ingenuo Fiz, è che le modelle (si sa) vengono vendute nude. 


Proseguiamo con un altro suo vestito, evidentemente realizzato con ritagli di materiale avanzato dagli scorsi anni. Però apprezziamo che Ion Fiz non si sia voluto tirare indietro. Ringraziamo anche la signora Genoveffolas, addetta alle pulizie dietro la passerella, per aver prestato almeno un paio di mutande alla modella.
Qui il buon Ion ci lascia un po' così. E dire che noi siamo abituati a tutto. Siamo abituati al peggio. Siamo sopravvissuti a studentesse sovrappeso con i leggins bianchi. Abbiamo visto cose che voi umani eccetera eccetera. Però dai, un cappello schiacciato messo davanti alla faccia? Sei sicuro Ion? Secondo noi è lo scatto di un incidente, non poteva essere voluto. Ma poi è proprio un cappello schiacciato?

 Qui passiamo a Juana Martin, che volendo non inizia neanche male, salvo per un piccolo particolare, dettato anche qui dalla crisi. Le tasche sono state erroneamente cucite in una posizione improbabile. Però poi non si poteva pagare la sarta per scucirle e metterle nella posizione corretta, così si è dovuto procedere ugualmente alla sfilata. Ora, signore e signori, provate a mettere anche le voi le mani in quella posizione. E' scomodissimo. Guardate l'espressione della modella.
Qui arriviamo alla tragedia umana. Il vestito? Lasciamo perdere. E' della modella che vogliamo parlare. Osservate le sue gambe: è palesemente denutrita, questa è una che fa la fame per davvero. Speriamo sinceramente che Juana coi proventi della sfilata le abbia almeno preso un panino. Così fa un po' impressione.
Qui divaghiamo un attimo dal tema povertà per entrare nel tema televisivo. La scelta da parte di Maria Barros di questa modella è palesemente una citazione di "The walking dead", il miglior telefilm di zombie della storia. Apprezziamo enormemente.

 Ora vi proponiamo una tripletta di Maya Hansen. Maya si è sbattuta e ha voluto far tutto nonostante la scarsezza di fondi. Ha anche trovato delle belle tinte per i vestiti. Solo che stingono un po'. Sui capelli delle modelle, porelle. L'ultimo ha stinto pur essendo in stagnola e amianto.


Arriva infine la più commovente, Rabaneda. Aveva la stoffa per fare un solo pezzo, ne ha voluti comunque fare 3. Non ha avuto materiale per finirli, ma ha mandato lo stesso questa povera signorina con le orecchie a sventola in passerella. Ci immaginiamo soltanto cosa ci sia sotto quel rattoppo lì davanti alla gonna.


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